Assegno unico: importi, aumento e rinnovo. Guida alla richiesta

Le novità: quant’è il bonus per i figli a carico, requisiti, Isee e come fare domanda all’Inps: ecco cosa cambia

L’Assegno unico e universale per figli a carico (AUU), introdotto dal governo Draghi, è stato confermato anche nel 2023, seppur con qualche revisione. È quando emerge dall’ultima Legge di Bilancio che mira ad alzare gli importi del sostegno statale rivolto alle famiglie. Ecco come funziona, quali sono i requisiti e se e quanto è aumentato l’assegno unico.

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    Assegno unico figli: cos’è e come funziona

    L’Assegno Unico e Universale è un sostegno economico che lo Stato eroga a famiglie con figli a carico a partire dal 7° mese di gravidanza e fino ai 21 anni; senza limiti d’età, invece, per figli disabili. L’assegno unico era già stato introdotto dal governo Draghi nel 2022, ma è stato riconfermato anche negli altri governi. Si tratta di una misura volta a sostenere la natalità e la genitorialità, e prende il nome di ‘universale’ perché viene garantito a tutti, a prescindere dal reddito. L’isee serve solo per calcolare l’importo spettante a ciascuna unità familiare.

    Aumento assegno unico, quanto al mese?

    La maggiorazione mensile aumenta del 50% per il primo figlio fino ad un anno e fino a 3 anni per nuclei con almeno tre figli (ma con Idee fino a 40mila euro).

    Dopodiché, c’è un aumento per le famiglie più numerose (4+): l’assegno unico per famiglie con quattro o più figli ci sarà una maggiorazione forfettaria del contributo, che aumenterà da 100 a 150 euro; mentre per i figli disabili maggiorenni a carico l’assegno passerà a 105 euro mensili per i figli disabili non autosufficienti, 95 in caso di disabilità grave e 85 per disabilità media.

    Simulazione importo assegno unico Inps

    L’importo dell’assegno unico e universale per i figli a carico si calcola sulla base del reddito familiare, tenendo dunque conto dell’Isee allegato o meno alla domanda. È possibile simulare il proprio importo dell’AUU sul calcolatore disposto dall’Inps. Di seguito alcuni esempi in tabella.

    Ricordiamo che la presentazione della domanda per l’assegno unico può esser fatta anche senza Isee o con Isee superiore a 40 mila euro. Tuttavia, in questo caso, saranno erogati gli importi minimi. Ricordiamo, infine, che un figlio, seppur maggiorenne, può concorrere nel calcolo per la maggiorazione per famiglia numerosa (minimo 4 figli).

    ASSEGNO UNICO – ESEMPIO 1

    ASSEGNO UNICO – ESEMPIO 2
    DATI SIMULAZIONE DATI

    SIMULAZIONE

    N°figli minorenni: 1 Importo mensile:
    85 euro
    N°figli minorenni: 2 Importo mensile:
    165,20 euro
    Reddito: 15.000 euro Reddito: 16.000 euro

    ASSEGNO UNICO – ESEMPIO 3

    ASSEGNO UNICO – ESEMPIO 4
    DATI SIMULAZIONE DATI

    SIMULAZIONE

    N°figli con disabilità
    media: 1
    Importo mensile:
    155,40 euro
    N°figli minorenni: 3
    N°figli maggiorenni: 1
    Importo mensile:
    397 euro
    Reddito: 19.000 euro Reddito: 25.000 euro

    Bonus figli senza Isee, si può?

    Sì, si può richiedere l’assegno unico per figli a carico anche senza Isee o con Isee superiore a 40 mila euro. Tuttavia, in questo caso, l’Inps non procederà al calcolo del reddito ed erogherà gli importi minimi.

    Come viene erogato l’assegno unico

    L’assegno unico viene erogato dall’Inps tramite accredito su conto corrente bancario o postale; in alternativa, si può anche optare per la modalità del bonifico domiciliato. In fase di compilazione della domanda, il genitore richiedente può indicare le modalità di pagamento preferita. In caso di affidamento esclusivo, il richiedente potrà chiedere che gli sia corrisposto del 100% dell’importo spettante; ad ogni modo, entrambi i genitori con le credenziali di accesso possono personalizzare la modalità d’erogazione del bonus figli.

    L’assegno unico e reddito di cittadinanza sono compatibili?

    Sì, l’assegno unico e universale è compatibile con il reddito di cittadinanza. Inoltre, l’assegno unico non limita o assorbe il bonus asilo nido, né interferisce con contributi regionali o comunali per quanto per famiglie e figli a carico.

    Assegno unico: requisiti

    L’assegno unico 2023 Inps  spetta ai nuclei familiari per ogni figlio a carico che sia:

    • minorenne (e dal settimo mese di gravidanza per i nuovi nati);
    • maggiorenne fino al compimento dei 21 anni, a condizione che il figlio frequenti un corso di formazione scolastica o professionale o un corso di laurea, svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui, sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego, svolga il servizio civile universale;
    • con disabilità, senza limiti di età.

    Assegno unico: come fare domanda

    Per il rinnovo dell’assegno unico non bisogna presentare alcuna domanda, perché ci pensa l’Inps a liquidare d’ufficio la prestazione a chi già è beneficiario del contributo.

    Diversamente, possono presentare domanda coloro che non hanno mai usufruito dell’assegno unico e coloro che hanno presentato domanda a partire da febbraio 2022 ma non è mai stata accolta; anche per loro, ovviamente, c’è la possibilità di inserire eventuali variazioni. Ciò detto, le domande possono essere inviate tramite le solite modalità: sul portale web dell’Inps o app, previo accreditamento con SPID, CIE, CNS; sul Contact Center Integrato; tramite i servizi offerti dagli Istituti di Patronato.

    Infine, per quantificare l’importo dell’assegno permane per tutti l’onere di procedere alla presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica (Dsu) per l’anno 2023. In assenza di una nuova DSU, specifica l’Inps, importo dell’assegno unico sarà calcolato sulla base degli importi minimi previsti dalla normativa.

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