Finanziamenti europei agricoltura: i fondi per aziende agricole

Informazioni e richiesta per fondi europei nell’agricoltura

L’attività agricola è, per sua natura, doppiamente rischiosa. Oltre al rischio di impresa, gli eventi climatici possono influenzare la produzione fino al momento del raccolto. Il supporto di questa attività è una delle priorità dell’Unione europea e degli Stati membri che, attraverso fondi diretti e indiretti, attuano i criteri della Politica Agricola Comune. Orientarsi nell’offerta di finanziamenti può non essere facile. Vediamo insieme una sintesi dello scenario e dei principali bandi per i finanziamenti europei in agricoltura.

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    Finanziamenti europei agricoltura: cosa sono e a chi sono destinati

    Con l’erogazione di finanziamenti specifici l’Unione europea promuove una Politica Agricola Comune (PAC) a sostegno delle zone rurali. Appositi bandi regolano l’erogazione di fondi diretti e indiretti e specificano i requisiti necessari e le finalità del contributo. 

    Tre sono i principali obiettivi di lungo termine dei fondi europei: accrescere la competitività del settore agricolo e forestale, garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l’azione per il clima, realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie rurali, creando e mantenendo posti di lavoro.

    Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR) è lo strumento attraverso il quale sono erogati i contributi della PAC. I contributi del FEASR sono cofinanziati dagli stati membri e gestiti tramite i Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) nazionali.

    Ad orientare l’interesse degli operatori del settore contribuisce la Rete Europea per lo Sviluppo Rurale (RESR), che presenta una banca dati dei progetti finanziati dal FEASR.

    Come accedere ai finanziamenti per aziende agricole

    Il processo di erogazione dei fondi europei dipende dalla loro natura: l’erogazione dei fondi diretti è gestita tanto dai singoli Paesi, che operano tramite le agenzie nazionali, quanto dalla Commissione Europea. Per i fondi indiretti sono competenti le autorità nazionali e regionali.

    I contributi diretti

    I contributi diretti sono indirizzati a imprenditori agricoli, generalmente di età inferiore ai 40 anni. Questi sono mirati a supportare la gestione economica dell’impresa agricola e a orientarne la modernizzazione e la produzione ecosostenibile. Ciascun bando esplicita i requisiti in capo all’imprenditore e all’impresa richiedenti. Questi sono erogati tramite due diverse modalità:

    • Bandi di gara
    • Presentazione di progetti

    Le agenzie nazionali elencano i bandi di gara attivi. Per l’Italia, l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (AGEA) è l’ente statale responsabile per il coordinamento e l’erogazione dei fondi dell’Unione europea (FEASR) e del Fondo Europeo Agricolo di Garanzia (FEAGA): il primo finanzia tutte le misure di sviluppo rurale, il secondo finanzia i pagamenti diretti agli agricoltori e sostiene il mercato agricolo. È possibile consultare i bandi di gara attivi su questa pagina del sito AGEA. Le voci di aiuto spaziano dagli ammassi, la pratica di conservare presso i magazzini una quota della produzione per normalizzare i prezzi di mercato, fino alla produzione dello zucchero, passando per altri prodotti quali, la coltivazione dei bachi da seta, il burro no-profit, le quote latte e le sementi. Non tutte le voci contemplano dei bandi di gara attualmente aperti: è consigliabile controllare periodicamente l’aggiornamento della lista.

    La presentazione dei progetti è la modalità con cui la Commissione europea gestisce direttamente i fondi. Indicazioni sui progetti sono fornite sull’apposita pagina del sito della Commissione europea. Il Single Electronici Data Interchange ARE (SEDIA) elenca i progetti agricoli che possono essere presentati, con tanto di data di scadenza, tipo di programma e di azione richieste. Il sito distingue tra i progetti che possono essere sovvenzionati e quelli che per i quali sono previste delle gare d’appalto. La piattaforma europea Ted eTendering raccoglie i bandi di gara attivi, tra cui quelli che fanno capo all’ambito dell’agricoltura e dello sviluppo rurale (AGRI).

    I contributi indiretti

    I contributi indiretti a fondo perduto sono generalmente rivolti ai giovani di età inferiore ai 36 anni che:

    • svolgano l’attività di imprenditore agricolo
    • abbiano un reddito da attività agricola
    • gestiscano un’impresa agricola sita in un territorio idoneo a ricevere finanziamenti
    • abbiano la residenza in un territorio idoneo a ricevere finanziamenti

    La qualifica di imprenditore agricolo deve essere posseduta al momento della domanda di finanziamento o conseguita entro due anni dalla presentazione. Il reddito deve essere comprovato come proveniente dall’impresa agricola, per rispettare la definizione di imprenditore agricolo. Impresa e residenza devono essere ubicate nei territori specificati dai singoli bandi giacché questi hanno anche l’obiettivo di sviluppare specifici territori.

    La domanda deve essere corredata da un apposito business plan, nel quale vengono esplicitate nel dettaglio le voci di spesa ammesse al finanziamento.

    I finanziamenti coprono specifiche voci di spesa, come l’acquisto dei mezzi di produzione o dei beni strumentali, dai terreni agricoli agli altri beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività. questa non è esclusivamente focalizzata alla produzione agricola ma può estendersi alla coltivazione dei boschi o degli orti e alla produzione ittica e alla pesca.  

    Per le imprese agricole sono disponibili incentivi a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di beni strumentali.

    Il Bando ISI Inail 2022 prevede contributi a fondo perduto per le imprese agricole: l’obiettivo del bando è incentivare la sicurezza sul lavoro e la sostenibilità ambientale. I finanziamenti sono rivolti ai progetti fino ai 130 mila euro e sono divisi per Regione. In questa pagina del sito INAIL è possibile consultare le informazioni relative alle agevolazioni e ai finanziamenti rivolti alle imprese, tra cui quelle agricole. 

    Il contributo a fondo perduto può arrivare a coprire il 50% della spesa, se il titolare dell’impresa agricola ha meno di 40 anni. Il finanziamento è limitato alle spese successive alla domanda. Un requisito fondamentale è l’iscrizione alla Camera di Commercio della zona di appartenenza, nel settore Artigianato, Industria e Agricoltura.

    Finanziamenti europei agricoltura e il Nuovo Sviluppo Rurale 2023-2027

    Complessivamente ammonteranno a 913,2 milioni di euro i fondi per lo sviluppo rurale da qui al 2027, cifra che piazza la regione al primo posto per valore delle risorse ottenute fra le Regioni del Centro-Nord: il 40% dall’Europa, quasi 372 milioni, e il restante 60% fra finanziamento statale (379 milioni) e regionale (162,5 milioni). Si tratta di oltre 132 milioni di euro in più rispetto alla programmazione europea 2014-20, considerati nel nuovo settennato 2021-27 anche i due anni del Psr di transizione 2021 e 2022.

    In dettaglio, 286 milioni andranno per sostegno al reddito e competitività, 404 milioni per ambiente e clima, 150 milioni per lo sviluppo socioeconomico delle aree rurali e 51 milioni su conoscenza e innovazione. Nel corso del 2023 saranno pubblicati i nuovi bandi, per un valore complessivo di 148,3 milioni di euro.

    Si possono consultare le novità su questa pagina.


    Bandi diretti e indiretti supportano l’attività dell’imprenditore agricolo. Il principio comune è quello dei contributi a fondo perduto, che possono sovvenzionare in tutto o in parte gli investimenti produttivi in beni strumentali e terreni produttivi. La definizione delle spese ammissibili può cambiare di bando in bando, come anche lo specifico ambito di produzione. È molto importante fare attenzione alle modalità e alle scadenze per la presentazione di una domanda di finanziamento. 

    Con questo articolo dedicato ai finanziamenti per aziende agricole, ci auguriamo di aver risposto in parte alle domande sui bandi a fondo perduto. E se anche voi avete avuto un’esperienza con i finanziamenti europei agricoltura, non esitate a lasciare un commento sotto l’articolo. A presto.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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