Prestiti urgenti da privati seri: tassi e richiesta

Ecco come ottenere un prestito urgente da privati seri e affidabili

La prima soluzione per richiedere un prestito personale è quella dell’offerta di banche e finanziarie. Questi soggetti sono presenti sul mercato con diverse modalità di finanziamento, che si distinguono per tanto per le durate, quanto per gli impieghi o per le caratteristiche accessorie del prestito. La normativa contribuisce a restringere il campo dei prestiti a questi soggetti, quando il prestatore eroghi i finanziamenti con modalità professionali. Al di fuori di questa casistica, i prestiti tra privati sono un’alternativa a quelli contratti con gli intermediari finanziari. Questa soluzione, non esente da rischi, può comportare alcuni vantaggi, in termini di velocità dell’erogazione del prestito e della sua convenienza. Un’interessante soluzione intermedia è quella rappresentata dalle piattaforme di social lending, che si frappongono tra prestatore e prestatario e contribuiscono all’erogazione grazie all’infrastruttura digitale.

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prestiti urgenti da privati seri

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    Prestiti urgenti da privati seri, si può?

    Al momento di richiedere un prestito personale, l’opzione più frequente è la richiesta a banche o finanziarie. La differenza principale tra questi due istituti di credito risiede nella facoltà esclusiva della banca di raccogliere il risparmio dei clienti, col vincolo di rimborso, oltre che a fornire credito nelle sue varie forme: l’attività di una finanziaria si concentra solo su quest’ultima attività, che attua tramite i prestiti personali o la cessione del quinto. I prestiti erogati da questi enti godono di alcune importanti tutele, tra cui la formulazione scritta dei contratti e il rispetto delle normative in ambito creditizio che impediscono irregolarità come l’anatocismo bancario o altre irregolarità su costi e interessi.

    Banche e finanziarie non sono tuttavia gli unici soggetti a cui rivolgersi per un prestito personale. Prestiti personali, anche urgenti, possono essere richiesti tra privati. Quest’opzione, tutt’altro che nuova, ha recentemente assunto una nuova dimensione grazie ad apposite piattaforme online specializzate nel far incontrare domanda e offerta di finanziamenti.

    Prima di questa innovazione, una quota rilevante di prestiti richiedeva un certo grado di conoscenza tra i soggetti coinvolti: parenti o conoscenti potevano accordarsi verbalmente per un prestito, anche a titolo gratuito. Quanto minore l’importo, più questa casistica risulta frequente.

    La legge è chiara in materia: per essere lecito, il prestito tra privati deve avere le caratteristiche di un’attività occasionale e temporanea. L’articolo 132 del Testo Unico Bancario (D.lgs 385/1993) stabilisce una pena da sei mesi a quattro anni, oltre che a una multa fino 10 mila euro per chiunque svolga senza autorizzazione una o più attività finanziarie nei confronti del pubblico. Queste attività comprendono la concessione di finanziamenti di qualunque forma – attività, questa, riservata agli intermediari finanziari autorizzati, come specificato nell’articolo 106 del TUB.

    Cosa sapere sui prestiti da privati

    Dunque, per essere leciti, i prestiti tra due privati non devono costituire un’attività abituale, né definitiva: prestatore e richiedente non devono abitualmente ricorrere a questa attività. Anche se in questo caso non è strettamente necessario per la validità del prestito, un contratto in formato scritto può essere molto utile per specificare identità e condizioni pattuite: in caso di inadempienza, il creditore potrà ricorrere alla tutela legale chiedendo un decreto ingiuntivo che imponga il rispetto del debito.

    Un prestito tra privati non è soggetto ad alcuna limitazione per quanto concerne l’importo prestato. È invece necessario che gli interessi pattuiti rispettino la norma sugli interessi usurari, come per i finanziamenti erogati dagli istituti finanziari.

    Per interessi usurari si intendono quegli interessi che siano eccessivamente superiori rispetto al Tasso Effettivo Globale Medio (TEGM), la media di mercato rilevata ogni tre mesi dal Ministero dell’economia e delle finanze.

    Dal 2011, il calcolo del limite è così definito: un tasso di interesse è definito usurario se eccede tasso soglia (TS), misurato aumentando il TEGM di un quarto, a cui si aggiunge un ulteriore 4%.

    Ad esempio, se il TEGM rilevato è del 2%, per il Tasso Soglia si dovrà aumentare questo valore del 25% – quindi 2,5% – a cui si aggiungerà un ulteriore 4%, per un risultato di 2,6%. Quindi, un tasso di interesse del 3% su quel contratto sarebbe da considerarsi usurario, perché eccederebbe il Tasso Soglia. Il calcolo, quindi, è configurato per tenere conto dei valori del mercato del debito nella sua interezza, per non penalizzare gli eventuali Istituti di credito meno efficienti o premiare quelli che possano permettersi di influenzare il mercato con tassi eccessivamente ridotti.

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    Prestiti tra privati: le piattaforme di peer to peer lending

    Altro discorso è se tra i due soggetti vi si insinua un terzo che intermedia domanda e offerta. In questo rapporto triangolare, prestatore e prestatario sono collegati entrambi a una piattaforma denominata di peer-to-peer lending, o di prestito tra pari. Questo soggetto svolge l’attività di intermediazione finanziaria in forma professionale, pertanto, per operare in Italia, queste piattaforme devono avere l’autorizzazione della Banca d’Italia.

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    In particolare, la piattaforma deve essere iscritta all’albo degli intermediari finanziari di cui all’articolo 106 del TUB. Inoltre, la piattaforma deve rispettare le disposizioni previste dal TUB e dalle normative della Payment Services Directive 2 (PSD2), la direttiva europea che regola i servizi di  pagamento elettronici.

    In questo caso, oltre alla stipula del contratto contratto, in prestatario dovrà produrre una gamma di documenti accessori, tra cui quelli che lo identificano e quelli che ne comprovano la situazione patrimoniale e reddituale.

    Prestiti urgenti da privati seri e affidabili: come trovarli

    Ricorrere a un prestito tra privati può essere una soluzione urgente ed economica rispetto all’offerta di banche e finanziarie, a patto di rivolgersi a soggetti affidabili e che il finanziamento sia erogato nel rispetto delle norme in vigore.

    Come detto sopra, sono presenti sul mercato diverse piattaforme di social lending, specializzate nei finanziamenti verso diversi soggetti, dalle imprese ai privati consumatori. queste piattaforme possono permettere di ottenere un prestito personale in tempi rapidi, una volta effettuata la registrazione. Il valore aggiunto di questo strumento è la capacità di analizzare tanto la richiesta quanto la situazione finanziaria del richiedente, in modo da indicare ai potenziali prestatori il suo profilo di rischio e contribuire alla definizione di un piano di ammortamento congeniale ad entrambe le parti.

    Un altro vantaggio delle piattaforme è quello di tutelare prestatore e prestatario e impedire che una richiesta di prestito si esponga a possibili truffe, tanto da parte del richiedente quanto dal prestatore.

    Tassi e richiesta per un prestito da privato

    Come detto, i tassi di interesse dei prestiti tra privati devono rispettare la normativa in materia di tassi usurari. Al di sotto di questo limite, per un prestito personale tra privati può essere applicato un tasso di interesse qualsiasi. Per i prestiti che coinvolgono due soggetti privati non è possibile avere un’indicazione sul valore di questo tasso di interesse. La regola generale è che questo seguirà l’andamento dei tassi di riferimento sul mercato: Euribor e Tasso BCE, per i tassi variabili; tasso Eurirs, per i tassi fissi. Al contrario, sulle piattaforme di social lending sono indicati i tassi ai quali un privato può decidere di prendere a prestito o di investire nei prestiti richiesti.

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    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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