Cessione del quinto a pensionati fino a 90 anni: età massima e richiesta

Informazioni e requisiti per richiesta di cessione del quinto per pensionati fino a 90 anni di età

Alla scoperta della cessione del quinto per pensionati fino a 90 anni: è possibile? e fino a che età? Tutte le risposte in questo articolo.

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    Cessione del quinto pensionati: cos’è e normativa

    La cessione del quinto è stata introdotta nel 1950 con il D.P.R. 180/1950, per permettere a dipendenti pubblici e pensionati di ottenere prestiti a condizioni convenienti. Solo nel 2015 anche i dipendenti hanno ottenuto la possibilità di accedere a questo prestito, con la legge 80/2015.

    La cessione del quinto è sostanzialmente una cessione del credito, nel quale un creditore cedente, il lavoratore o il pensionato, cede il credito di cui è titolare; e il creditore cessionario, la finanziaria che concede il prestito, riceve il credito ceduto. Nel caso di un prestito erogato a un pensionato, questi riveste il ruolo di creditore cedente: il suo credito è la pensione, che vanta nei confronti dell’INPS. Con la cessione del quinto, l’INPS è tenuta a trattenere il quinto della pensione e versarla all’istituto di credito entro il mese successivo (art. 29 Legge 180/1950).

    Il piano di rimborso può tuttavia essere anticipato, in accordo all’articolo 125 del Testo Unico Bancario, secondo il quale, il rimborso anticipato è permesso, in tutto o in parte, in ogni momento. In caso di rimborso anticipato, il debitore ha diritto a una riduzione del costo totale del credito pari all’importo degli interessi e dei costi dovuti per la vita residua del contratto.

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    Per i soggetti che possono contare su una fonte di reddito fissa, la cessione del quinto è un’opzione di finanziamento possibile. Dipendenti, pubblici e privati, e pensionati possono ottenere una somma in prestito e rimborsare lo stesso con un prelievo su stipendio o pensione che non ecceda il 20 percento. Questa percentuale permette a creditore e debitore di semplificare i calcoli per il piano di ammortamento e avere un’idea del peso mensile del debito. Il debitore poi ha la tranquillità di sapere che la rata non potrà avere un peso non sostenibile.

    Dipendenti e pensionati possono in questo modo finanziare acquisti di importo medio e medio basso, come l’acquisto di un veicolo, una ristrutturazione o un viaggio, o far fronte a spese improvvise, come quelle mediche o legali. Sono invece esclusi da questa forma di finanziamento tutti i lavoratori autonomi proprietari di una partita Iva, per i quali il finanziamento richiedibile può avere la forma del prestito personale.

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    cessione del quinto pensionati fino a 90 anni

    Cessione del quinto pensionati fino a 90 anni, si può?

    Come detto, la cessione del quinto è un tipo di finanziamento rivolto tanto a lavoratori dipendenti, quanto ai pensionati. Pertanto, è un tipo di finanziamento che contempla debitori con un’età avanzata, tanto al momento della richiesta, quanto, a maggior ragione, al momento del definitivo rimborso.

    Posta la necessità di minimizzare ogni rischio di inadempimento da parte del debitore, una cautela che hanno gli istituti di credito che erogano il finanziamento è quella di evitare che con il decesso del debitore si estingua anche il debito contratto. In questa evenienza, il creditore non avrebbe modo di riottenere in toto il capitale prestato.

    Per legge, il debitore non può avere un età superiore ai 90 anni al momento della scadenza del finanziamento, come riportato sul sito di educazione finanziaria del Governo. Va notato che, la prassi di mercato è di ridurre ulteriormente questo limite, attestandosi attorno agli 85 anni. Questa cautela risponde a due diversi motivi. In primo luogo, per l’aspettativa di vita che, superato il valore medio – 80,5 anni per gli uomini e 84,8 anni per le donne -, tende a ridursi drasticamente. In secondo luogo, come vedremo nella sezione sul calcolo della cessione del quinto, un limite inferiore permette eventuali estensioni del piano di ammortamento, in caso di tassi variabili: non potendo essere alzato l’importo della rata mensile, l’unico aggiustamento in caso di aumento del tasso di interesse, sarebbe quello dell’aumento del numero di rate.

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    Cessione del quinto pensionati: età massima e polizze

    cessione del quinto fino a 90 anniL’età massima per la cessione del quinto a pensionati è appunto 90 anni. Ad ogni modo, per tutelarsi in caso di morte del debitore, gli istituti di credito richiedono che il richiedente sottoscriva una polizza contro il rischio di premorienza. Questa è obbligatoria e regolata dall’articolo 54 del D.P.R. 180/1950. Parimenti, è obbligatoria per il dipendente un’assicurazione in caso di perdita di lavoro.

    Stipulata questa polizza, in caso di decesso, spetterà all’assicurazione l’onere di saldare il debito rimanente. Di prassi, alcune cause di morte possono comportare l’esenzione dell’obbligo da parte dell’assicurazione: il caso principale è quello di condizioni di salute cagionevoli sottaciute al momento della stipula della polizza, o in caso di suicidi o omicidi.

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    Calcolo cessione del quinto pensionati

    Un aspetto positivo per il richiedente è quello della semplicità della cessione del quinto. Oltre alla quota limita del 20 percento della pensione, anche le rate mensili hanno un limite: queste non possono superare le 120, pari a 10 anni di piano di ammortamento.

    Un altro limite, come abbiamo visto, è quello dell’età del richiedente al momento della fine del piano di ammortamento. Questo limite è posto a 90 anni, per cui, a ritroso, per un finanziamento massimo di 120 mesi, l’età del richiedente non può essere superiore a 80 anni.

    Per stabilire l’importo erogabile, l’istituto di credito effettua un calcolo inverso: si parte dal valore della rata per determinare l’effettivo importo massimo erogabile. Il 20 percento viene calcolato sul valore netto di pensione o stipendio, tralasciando eventuali trattenute previdenziali o fiscali, per la pensione (o straordinari, rimborsi e premi aziendali, per gli stipendi).

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    Ad ogni modo, per un’idea di massima del valore della rata è utile focalizzarsi sul reddito netto annuale del richiedente, e considerarne solo la quinta parte. A seconda del tasso di interesse applicato, e dell’aspettativa di vita del richiedente, l’istituto di credito potrà poi decidere l’importo totale del prestito da erogare. Il tasso di interesse può essere fisso o variabile. In quest’ultimo caso, un aumento o una diminuzione del tasso di interesse di riferimento possono comportare un corrispettivo aumento o diminuzione della durata del piano di rimborso, essendo fissi gli importi rateali mensili.

    Rammentati i limiti di durata e di età al termine del rimborso, in caso di tassi variabili è allora ragionevole considerare che il piano di rimborso richiesto inizialmente dall’istituto di credito sia inferiore alle 120 mensilità massime e che anche l’età limite sia inferiore ai 90 anni: questo per mantenere un margine estensione in caso di ulteriore aumento dei tassi.

    Qualora il prestito sia stato rimborsato almeno del 40 percento, questo può essere rinnovato. Se l’originario contratto di cessione del quinto non fosse stato inferiore ai cinque anni, il rifinanziamento potrebbe essere richiesto in ogni momento, a patto che il nuovo finanziamento fosse della durata massima di dieci anni. Per ottenere il rinnovo è necessario estinguere il primo prestito tramite il conteggio estintivo, un documento che riassuma le somme dovute e la modalità di rientro da questo debito.

    In alternativa al rinnovo del prestito, il debitore può optare per la cessione del doppio quinto. Con questa scelta, limitata ai soli dipendenti, il richiedente accetta di pagare una rata pari ai due quindi della busta paga mensile.

    Cessione del quinto pensionati fino a 90 anni: requisiti e documenti

    Come per ogni prestito, per ottenere la cessione del quinto è necessario comprovare la propria capacità di ripagare il debito.

    Per quanto concerne i pensionati, i requisiti sono sostanzialmente due: l’età al momento del rimborso finale, che deve essere inferiore ai 90 anni, e l’importo della pensione, che deve essere superiore ad un minimo stabilito per legge. La logica è infatti quella di garantire che la quota residua per il pensionato che ceda il quinto sia sufficiente a garantire un livello di consumi minimo sufficiente per le esigenze di base.

    I principali documenti per richiedere questo finanziamento sono:

    • L’ultima busta paga, per i dipendenti pubblici o privati
    • L’ultimo cedolino della pensione, per i pensionati
    • Un documento di identità valido
    • Il codice fiscale

    Una volta accettata la richiesta ed erogato il prestito, la rata mensile viene trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione del richiedente.


    La cessione del quinto è un prestito permesso a dipendenti pubblici e privati e a pensionati. Questo è concesso calcolando il rimborso come percentuale del reddito: il 20 percento dello stipendio netto o della pensione netta possono essere destinanti mensilmente alla rata di rimborso.

    Il piano di ammortamento della cessione del quinto ha una durata massima di 120 mesi e deve essere estinto entro 90 anni di età, per legge. La prassi di mercato è orientata verso un limite più basso, pari a 85 anni al momento del rimborso dell’ultima rata.

    Per legge, il debitore deve sottoscrivere una polizza per tutelare il creditore contro il rischio di perdita di impiego, nel caso del prestito concesso al lavoratore, e contro il rischio di premorienza, tanto per il lavoratore, quanto per il pensionato.

    Si può ottenere una cessione del quinto pensionati fino a 90 anni? Sì, il debitore al momento della scadenza del rimborso non ha superato questa età. Infatti, nella cessione del quinto l’età massima è 90 anni, sebbene gli istituti del credito tendano a tutelarsi riducendo questo limite al momento della sottoscrizione.

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    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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