Finanziamenti a fondo perduto Sicilia: bandi e requisiti

Informazioni sui finanziamenti a fondo perduto per la Sicilia

Circa 105 milioni di euro per rilanciare l’economia siciliana, 71 dei quali tramite il Fondo di Sviluppo e Coesione 2021/2027 e 34 sul Programma Operativo Complementare 2014/2020. La misura, denominata Competitività Sicilia, si articola in quattro linee di intervento:

  • Fare Impresa in Sicilia
  • Ripresa Sicilia
  • Connessioni
  • Cluster in Sicilia

La gestione dei fondi è affidata all’Istituto Finanziario della Regione Sicilia, che agisce come soggetto attuatore, che ha il compito di valutare le domande presentate entro 90 giorni dalla consegna.

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    Finanziamenti Regione Sicilia

    Fare Impresa in Sicilia

    Con il fondo Fare Impresa in Sicilia, la Regione mette a disposizione i finanziamenti a fondo perduto per la creazione di nuove imprese e lo sviluppo di quelle già esistenti. I giovani di età compresa tra i 18 e i 40 anni che avessero un progetto imprenditoriale possono contare su un totale di 26 milioni di euro. Possono beneficiare del bando micro e piccole imprese in forma singola o associata.

    I fondi erogati coprono il 90% dell’importo della spesa ammessa, sottoforma di contributi a fondo perduto. Le spese ammissibili spaziano dai 50 ai 300 mila euro, dei quali quindi il beneficiario arriverebbe a sostenere un esborso effettivo compreso tra i 5 e i 30 mila euro. Per accedere ai tempi istruttori, la modalità di valutazione della domanda è stata modificata, passando da una procedura negoziale a una valutativa: ovvero, da una procedura dove si negoziano gli interventi dei progetti di massima ammessi, a una in cui questi vengono semplicemente valutati.

    Dal 5 aprile è possibile presentare la propria domanda di finanziamento all’Irfis, l’Istituto Finanziario della Regione Sicilia, caricando sul sito la documentazione richiesta. Sul sito dell’Irfis è possibile scaricare il materiale informativo e consultare le Faq in materia. 

    Dei 26 milioni erogati, 10 sono forniti dal Programma Operativo Complementare (Poc), e 16 dal Fondo di Sviluppo e Coesione (FSC). 

    Ripresa Sicilia

    Il fondo Ripresa Sicilia conta su una dotazione di 36 milioni di euro, dei quali 16 provengono dal Fsc e 20 dal Poc. anche per questo fondo, i beneficiari sono le imprese che abbiano sede in Sicilia, in forma associata o singola. A differenza del fondo Fare impresa, Ripresa Sicilia è destinato alle piccole e medie imprese, quindi con un aumento dimensionale dei destinatari.

    Cambia anche la forma del sostegno. Le agevolazioni previste sono composte da finanziamenti a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero. Gli incentivi a fondo perduto sono pari al 75% delle spese ammesse, comprese tra i 400 mila euro e i 5 milioni di euro, con il restante 25 percento cofinanziato dall’impresa richiedente, alla quale spetterebbe quindi una spesa effettiva per l’impresa beneficiaria che andrebbe dai 100 mila a 1,25 milioni di euro. fino al 40 percento dei fondi erogati possono essere anticipati, mentre fino al 25 percento del totale può essere erogato sottoforma di contributi nello stato avanzamento dei lavori. La quota restante del 35 percento ha il formato di un’erogazione finale. Ripresa Sicilia dispone anche di finanziamenti a tasso zero con una durata massima di dodici anni. 

    Cluster in Sicilia

    Il bando Cluster in Sicilia si prefigge di sostenere la competitività delle imprese siciliane favorendo i loro collegamenti. Beneficiari del fondo sono i consorzi, le società consortili, le cooperative e le reti di imprese già costituite o di nuova costituzione alla data di presentazione della domanda. Il requisito è che queste siano collocate all’interno dei Distretti produttivi siciliani, il cui elenco completo è consultabile sul sito della Regione Sicilia: I settori produttivi coinvolti spaziano da quello della produzione agricola, fruttifera, peschiera e lattiero-casearia; la meccanica e meccatronica; il settore dell’arredamento e del florovivaismo; il turistico e il nautico. 

    Il bando, pubblicato ad aprile 2022 e attualmente chiuso, contava su una dotazione di 38 milioni di euro, di cui 35 a valere sul Fondo di Sviluppo e Coesione, e 3,6 milioni sul Programma Operativo Complementare. Come per il fondo Fare impresa in Sicilia, il finanziamento a fondo perduto copriva il 90 percento della spesa ammissibile totale, per accedere al quale era necessario presentare una proposta che contenesse gli obiettivi, il programma di spesa e le ricadute di sviluppo per le imprese aderenti al distretto, oltre a un cronoprogramma e al piano economico-finanziario.

    Bandi come quello del Cluster in Sicilia hanno lo scopo di rafforzare la cooperazione tra imprese e sostenere la promozione e commercializzazione dei prodotti. Questo scopo passa attraverso il rafforzamento delle competenze gestionali specialistiche, la razionalizzazione dei costi di produzione tramite accentramento dell’offerta nella filiera, una migliore presenza sul mercato tramite azioni di marketing e creazione di marchi. Il bando risulta chiuso dal 20 maggio 2022.

    Connessioni

    Il fondo Connessioni, Luoghi per l’innovazione dispone di 2 milioni di euro di risorse ed è destinato a startup e PMI innovative, oltre che ai laboratori di fabbricazione e sperimentazione tecnologica (fab lab). La dotazione è intesa a erogare contributi a fondo perduto per la copertura fino al 50% delle spese ammissibili, per investimenti singoli che possono andare dai 100 agli 800 mila euro.

    Altri bandi finanziamenti fondo perduto regione Sicilia

    Resto al Sud

    I bandi che rientrano nella misura Competitività Sicilia non sono gli unici incentivi a fondo perduto a disposizione le attività economiche nell’Isola. Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo di proprietà del Ministero dell’Economia, gestisce fondi a livello nazionale. Una parte di questi fondi ha lo scopo di incentivare le regioni del sud, attraverso diversi bandi.

    Il bando Resto al Sud ha come obiettivo quello di favorire la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e delle libere professioni in tre aree del Paese in cui queste iniziative possono risultare meno agevoli. Queste sono le regioni meridionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; le aree del cratere sismico del Centro Italia; e le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. L’iniziativa finanzia anche le imprese preesistenti al momento della domanda, che non siano state costituite prima del 21 giugno 2017.

    Il bando Resto al Sud concede un finanziamento da 50 a 200 mila euro per ogni richiesta, intese a coprire fino al cento per cento delle spese. A questo finanziamento si può sommare un ulteriore contributo a fondo perduto per le esigenze di circolante che ammonta a 15 mila euro per ditte o professioni individuali o fino a 40 mila per le società. L’erogazione avviene a completamento del programma di spesa.

    Cultura Crea 2.0

    Il bando Cultura Crea 2.0 sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. Beneficiano di questo incentivo le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. Il bando è articolati in tre titoli:

    • Incentivi per la creazione di nuove imprese nell’industria culturale (titolo II)
    • Incentivi per lo sviluppo delle imprese dell’industria culturale (titolo III)
    • Incentivi per il sostegno ai soggetti del terzo settore dell’industria culturale (titolo IV)

    Nel complesso, i beneficiari di queste agevolazioni comprendono: onlus, imprese sociali, organizzazioni di volontariato e associazioni per la promozione sociale; team di persone fisiche che intendano costruire un’impresa o imprese costituite in forma societaria non oltre 36 mesi prima della presentazione della domanda. Cultura Crea 2.0 si rivolge anche a reti di impresa per i progetti integrati. Per il bando non è prevista una scadenza: le domande sono ammesse fino a esaurimento fondi.

    Le risorse sono erogate sottoforma di finanziamento agevolato a tasso zero e di contributi a fondo perduto sulle spese ammesse. Fino all’80 percento delle spese totali possono essere finanziate a fondo perduto. Per giovani, donne e imprese con rating di legalità, un sistema premiale eleva fino al 90 percento i vantaggi. Alla concessione dei fondi si associa un’attività di tutoring per le imprese che ne facciano richiesta per un valore massimo fino a 10 mila euro. 


    Per gli abitanti della regione Sicilia sono disponibili fondi e incentivi per favorire l’attività economica. Un primo gruppo di incentivi è gestito direttamente dalla Regione e rientra nella misura nominata Competitività Sicilia, per un totale di 105 milioni. Questa misura si articola in quattro fondi diversi: Fare Impresa in Sicilia, Ripresa Sicilia, Connessioni e Cluster in Sicilia, ciascuno destinato a un preciso target di imprese diverse.

    Una seconda categoria di incentivi è quella gestita da Invitalia, l’agenzia del Ministero dell’Economia. Questi ultimi hanno lo scopo di colmare il divario tra le regioni e sono specifici per il Mezzogiorno. Tra questi ci sono il bando Resto al Sud, che si prefigge di contrastare l’emigrazione dalle regioni meridionali, e il bando Cultura Crea 2.0, destinato alle attività culturali.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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