Finanziamenti a fondo perduto Toscana: requisiti e richiesta

Informazioni su bandi e finanziamenti della Regione Toscana

La Regione Toscana prevede una gamma di finanziamenti a fondo perduto per le attività economiche svolte nel suo territorio. Il settore agricolo beneficia del supporto erogato in collaborazione con il Fondo Europeo di Sviluppo Rurale, a cui si aggiungono le risorse nazionali e quelle regionali. Oltre a questo, altri bandi si rivolgono a imprese di diversi settori. I contributi comprendono un supporto anche ai residenti alla regione, come quelli che incentivano la mobilità internazionale professionalizzante. Di seguito elenchiamo alcuni tra i principali bandi per finanziamenti a fondo perduto della Regione Toscana.

    Finanziamenti a fondo perduto Toscana

    Finanziamenti a fondo perduto Toscana: CSR 2023 – 2027

    Oltre 300 milioni di euro per gli investimenti produttivi destinati al settore agricolo. La Regione Toscana punta in questo modo a incentivare competitività delle imprese agricole, aumentare la loro resilienza e a diversificarne l’offerta. I fondi, pari al 40 percento del Complemento allo Sviluppo Rurale 2023-2027 hanno come obiettivi quelli di supportare le imprese nella diversificazione delle attività svolte: oltre alla consueta attività agricola, la produzione di energia da fonti rinnovabili, l’agricoltura sociale e i servizi di accoglienza. Il tutto incrementando la sostenibilità ambientale e l’avvicendamento generazionale nel settore, anche sostenendo la creazione e lo sviluppo di startup nel settore. I finanziamenti a fondo perduto della Regione Toscana possono arrivare a coprire fino al 100 percento delle spese ammesse.

    Finanziamenti a fondo perduto Toscana

    Approvato a dicembre 2022, il Complemento per lo Sviluppo Rurale (CSR) della Toscana 2023-2027 declina a livello regionale il Piano Strategico Nazionale della Pac 2023-2027. Il CSR della toscana ammonta a quasi 749 milioni di euro, composto per il 40,7 percento dal Fondo europeo agricolo di sviluppo rurale (Feasr), per il 41,5% da fondi nazionali e, per il 17,8 percento da fondi regionali. Gli interventi attivati nella Regione Toscana si concentrano su ambiente, investimenti, cooperazione e conoscenza. Di seguito, vi presentiamo alcuni tra i bandi principali. Sul sito della Regione invece è possibile trovare un riepilogo del cronoprogramma per i bandi attivi e i termini ultimi di presentazione delle domande di partecipazione.

    Finanziamenti Toscana per aziende agricole

    Il bando sugli investimenti produttivi per la competitività delle aziende agricole punta a rafforzare le imprese agricole e ad aumentare la sostenibilità ambientale delle loro attività produttive. Il settore agricolo riveste un’importanza primaria nell’economia e la salute delle imprese che lo compongono è essenziale per promuovere innovazione e qualità dei prodotti. Il bando a fondo perduto persegue diversi obiettivi:

    • Valorizzare il capitale fondiario e le dotazioni delle aziende
    • Aumentare la sostenibilità ambientale e il benessere animale
    • Migliorare la qualità dei prodotti e valorizzare i processi lavorativi
    • Introdurre innovazioni tecnologiche e gestionali

    Il bando ha la forma di un rimborso spese che varia da un minimo del 65 percento a un massimo di 80 percento se il richiedente è un giovane agricoltore, di età inferiore a 40 anni che riveste il ruolo di capoazienda. Gli investimenti ambientali che eccedano i requisiti obbligatori sono rimborsati ad un aliquota dell’80 percento, mentre per le piccole aziende agricole, che impiegano meno di 50 dipendenti, il contributo sale all’85 percento delle spese ammesse.

    finanziamenti a fondo perduto regione Toscana

    Il bando consta di un fondo di 90 milioni di euro per i cinque anni di programmazione ed è catalogato con il codice di intervento SRD01. Possono fare richiesta dei finanziamenti gli agricoltori singoli o associati, mentre ne sono esclusi coloro i quali esercitano in via esclusiva le attività di selvicoltura e acquacoltura. I richiedenti devono possedere la qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto. Ad esclusione di pesca e acquacoltura, i fondi non discriminano per comparto produttivo: solo le colture dedicate alla produzione di biocombustibili, biomassa e short rotation non possono accedere al bando.   

    Investimenti agricoli per ambiente e clima

    Il  bando Investimenti produttivi agricoli per ambiente, clima e benessere animale ha lo scopo di migliorare l’orientamento al mercato delle imprese, mitigare i cambiamenti climatici e favorire un uso sostenibile delle risorse naturali. L’intervento prevede un sostegno agli investimenti connessi al ciclo produttivo aziendale, che vanno oltre al semplice adeguamento agli standard e alle norme vigenti. Più in dettaglio, il contributo è rivolto a quattro tipologie di investimento:

    • Gli investimenti per mitigare i cambiamenti climatici
    • Gli investimenti per la tutela delle risorse naturali
    • Gli investimenti irrigui
    • Gli investimenti per il benessere animale

    Il contributo ha la forma di un rimborso spese così modulato: l’80 percento delle spese sostenute come aliquota base e per i giovani agricoltori, che sale all’85 percento nel caso di piccole aziende agricole. Anche per questo bando possono fare richiesta gli agricoltori singoli o associati, mentre ne sono esclusi coloro i quali esercitano in via esclusiva le attività di selvicoltura e acquacoltura. I richiedenti devono possedere la qualifica di imprenditore agricolo professionale o di coltivatore diretto.

    Il fondo ha una dotazione di 7 milioni di euro per il quinquennio di programmazione.

    Finanziamenti Startup non agricole

    L’intervento punta a sostenere lo sviluppo imprenditoriale di giovani e non, e a promuovere l’occupazione, la crescita e la parità di genere, l’inclusione sociale e lo sviluppo locale delle zone rurali.

    Gli aiuti sono rivolti all’avviamento di nuove attività imprenditoriali (start-up) in ambito extra-agricolo in maniera da contrastare lo spopolamento e sviluppare l’economia locale. Il sostegno è rivolto ad imprese in tutti i settori per la produzione di:

    • I servizi per una popolazione con esigenze specifiche
    • Commercializzazione, promozione e comunicazione IT
    • Artigianato e manifattura
    • Beni culturali e ambientali
    • Servizi e prodotti legati all’economia circolare e bioeconomia
    • Energia da fonti rinnovabili
    • Trasformazione e commercializzazione di prodotti

    Fino a 100 mila euro, erogati in forma di pagamenti forfettari sono concessi per questo proposito a persone fisiche, micro o piccole imprese, aggregazioni di persone fisiche o micro e piccole imprese. Il bando consta di una dotazione di 500 mila euro per il quinquennio di programmazione.

    Finanziamenti per altre imprese

    Quello agricolo non è l’unico settore a beneficiare di contributi a fondo perduto. La Regione Toscana, con la collaborazione delle Camere di Commercio punta a rafforzare anche gli altri settori del territorio e ad aumentarne la competitività.

    Finanziamenti a fondo perduto Regione Toscana e internazionalizzazione

    Il bando “Finanziamento a fondo perduto a sostegno dell’internazionalizzazione delle Mpmi della città metropolitana di Firenze”, mira a supportare la presenza nei mercati esteri delle imprese locali. L’obiettivo è quello di individuare nuove opportunità di business nei mercati già serviti e di esplorare nuovi mercati di sbocco per micro e piccole e medie imprese.

    Possono partecipare al bando le micro e piccole e medie imprese con sede legale o operativa nel territorio di competenza della Camera di commercio di Firenze. Le imprese devono essere iscritte al registro delle imprese ed essere attualmente attive, oltre che essere in regola con i contributi e non aver cause di divieto, decadenza o sospensione in capo ai legali rappresentanti, agli amministratori o ai soci. Gli unici settori esclusi dal bando sono quelli dell’acquacoltura, della pesca e della produzione di carbone.

    Il bando finanzia l’adozione di strumenti di promozione e marketing in lingua straniera, la protezione dei marchi di impresa all’estero nonché la certificazione di prodotto per l’esportazione. Un secondo ambito di finanziamento comprende lo sviluppo di canali e strumenti di promozione all’estero, quali la partecipazione a incontri con buyer internazionali, la realizzazione di campagne di marketing digitale per le attività di e-commerce e la partecipazione a fiere o eventi.

    Le spese ammesse per il rafforzamento della presenza all’estero sono quelle relative all’ottenimento o il rinnovo  delle certificazioni di prodotto per l’esportazione; quelle per la protezione del marchio all’estero; le spese per la progettazione, revisione e traduzione di contenuti, cataloghi e brochure. Per lo sviluppo dei canali di promozione estera sono ammesse le spese per la locazione di spazi espositivi e quelle per la partecipazione a mostre o fiere, anche digitali, svolte all’estero.

    Le agevolazioni sono concesse nella forma del contributo a fondo perduto, che copra il 50 percento delle spese ammissibili, con un minimo di 500 euro e un massimale di 1.500 euro.

    Le richieste possono essere presentate fino al 31 dicembre.   

    Bandi in Toscana per la Mobilità internazionale

    Oltre alle imprese, la Regione Toscana si occupa anche dello sviluppo professionale dei residenti. Nell’ambito del piano 2021-2027 del Fondo Sociale Europeo Plus (Fse+), la Regione Toscana ha approvato la concessione di borse di mobilità professionale. Queste borse sono finalizzate a favorire la mobilità professionale transnazionale, per rafforzare le competenze linguistiche e professionali.

    Le borse individuali di mobilità professionale permettono di svolgere un’esperienza o tirocinio all’estero  presso un paese dell’Unione Europea o dei seguenti Paesi: Norvegia, Islanda, Svizzera e Liechtenstein.

    Il bando, attivo fino al 31 dicembre 2027, è finanziato con le risorse del Programma Regionale del Fondo Sociale Europeo Plus (Fse+). Il suo scopo è quello di fungere da raccordo tra domanda e offerta di lavoro, anche grazie alla rete Eures di servizi per l’impiego.

    Possono beneficiare del bando disoccupati o inattivi che siano cittadini dell’Unione Europea o in possesso di permesso di soggiorno, che siano residenti in Toscana. I soggetti devono aver svolto l’azione di politica attiva “Consulenza Eures” in stato di disoccupazione o inattività presso un centro per l’impiego della Toscana ed essere in possesso di un contratto di lavoro, apprendistato, tirocinio o lettera di impiego di un lavoratore estero alla stipula del contratto.

    Le domande di finanziamento possono essere presentate fino al 31 dicembre 2027. Il contributo comprende una borsa di inserimento lavorativo, da tre a sei mesi, di 500 euro per contratti di lavoro o apprendistato e di 750 euro per tirocinio non curriculare. Oltre a questo, sono coperte le spese di viaggio di andata e ritorno da e verso il Paese di destinazione dell’attività lavorativa e le spese di iscrizione e frequenza per un eventuale corso di lingue o di formazione in Italia o nel Paese di destinazione, fino a un massimo di 750 euro.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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