Fondi europei imprenditoria femminile: finanziamenti e bandi

Guida e requisiti per i fondi europei per l’imprenditoria femminile

I fondi europei per l’imprenditoria femminile sono stati istituiti per favorire imprese guidate dalle donne. Alcuni di essi sono attualmente in stato attivo, con la possibilità di ricevere le domande da parte dei soggetti abilitati. Altri, sono in stato di chiusura per aver terminato la dotazione ma che potrebbero essere riaperti in caso di nuovi stanziamenti da parte del Governo. In questo articolo esploriamo i bandi per l’imprenditoria femminile.

fondi europei imprenditoria femminile

    fondi europei imprenditoria femminile

    Fondi europei imprenditoria femminile: cosa sono?

    I fondi europei per l’imprenditoria femminile rientrano nel Fondo impresa femminile, l’incentivo ministeriale nazionale che sostiene la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese guidate da donne attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Il progetto in cui rientrano tali fondi europei destinati all’imprenditoria femminile rientrano nel Pnrr come “prioritari” nella missione “Inclusione e coesione” e per cui sono stati messi a disposizione 400 milioni di euro.

    Finanziamenti imprenditoria femminile attivi

    I Fondi attivi hanno forme diverse, dal finanziamento a vario titolo alla concessione di garanzie sui finanziamenti per l’imprenditoria femminile. Quelli presentati sono attualmente attivi: possono, cioè, ricevere le domande da parte delle donne interessate ad ottenere il supporto le proprie attività imprenditoriali.

    Imprenditoria femminile fondo perduto: il bando ON

    Il bando “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è un incentivo rivolto e alle donne che desiderano avviare la loro carriera da imprenditrici. Le domande per ottenere il finanziamento possono essere inviate da tutto il territorio italiano. Al bando possono partecipare anche i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni di età.

    Più in dettaglio, possono fare richiesta di finanziamento le micro e piccole imprese composte per la maggioranza da donne o da giovani. La maggioranza si intende sia per teste che per quote societarie. Possono partecipare le imprese costituite entro cinque anni dalla data di presentazione della domanda. Il finanziamento accetta anche le richieste da parte delle persone fisiche per le imprese non ancora costituite.

    Il bando prevede l’erogazione di incentivi sotto forma di un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per un massimale di tre milioni di euro, destinato a coprire il 90% delle spese ammissibili. Sono ammesse le imprese che appartengono ai settori manifatturiero, dei servizi, del commercio e del turismo.

    Il finanziamento è inteso alla realizzazione di nuove iniziative o all’ampliamento, diversificazione e trasformazione di quelle esistenti. Le imprese con meno di tre anni di vita possono accedere a un mix di finanziamento a tasso zero e contributi a fondo perduto che non può superare il 20 percento del limite della spesa ammissibile. Per quelle costituite da meno di cinque anni, questo limite scende al 15 percento. Le spese ammissibili possono essere, ad esempio, quelle per opere murarie; per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature; per programmi informatici; per brevetti, licenze e marchi.

    La modalità di attribuzione dei fondi è a sportello, senza graduatorie o scadenze ma con valutazione da parte dell’ente erogatore: questa è intesa a verificare la validità del progetto e del team e la sua sostenibilità economico-finanziaria.

    Dall’aprile 2022, le nuove domande possono ricevere i soli finanziamenti residui dai progetti che non hanno superato la fase istruttoria. Le domande presentate hanno superato la dotazione iniziale di 150 milioni di euro. Invitalia mantiene aperto lo sportello per la presentazione delle domande. Queste saranno servite rispettando l’ordine cronologico di presentazione qualora i progetti precedenti dovessero ricevere un parere negativo al finanziamento.

    finanziamenti imprenditoria femminile a fondo perduto

    Fondo di Garanzia per l’imprenditoria femminile

    Per facilitare laccesso al credito di imprese e professionisti, il Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese eroga garanzie pubbliche nei confronti degli istituti di credito. Questo fondo opera solo per quei finanziamenti che banche, società di leasing e altri intermediari finanziari abbiano deciso di erogare: questo non modifica le condizioni applicate, come i tassi di interesse o il piano di ammortamento, ma si limita a fornire quelle garanzie al credito che il richiedente non fosse in grado di fornire.

    Possono beneficiare del Fondo di Garanzia i professionisti titolari di partita Iva, le micro imprese e le Piccole e Medie Imprese (PMI) tramite il normale iter di finanziamento. Al momento di presentare la domanda presso l’istituto di credito, questi soggetti possono contestualmente richiedere che l’istituto erogante acquisisca le garanzie del Fondo. In alternativa, PMI e professionisti possono rivolgersi a un  Confidi, un consorzio di  garanzia collettiva che supporta l’accesso al credito delle PMI, affinché presti le proprie garanzie di prima istanza, che saranno contro garantite dal Fondo.

    La Sezione Speciale per le imprese femminili è riservata alle imprese a prevalente partecipazione femminile e alle professioniste. Questa è stata istituita con una convenzione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento delle Pari Opportunità, il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

    Per essere considerate come imprese femminili, queste devono possedere le seguenti caratteristiche:

    • Almeno il 60 percento di donne presenti, per le società cooperative e le società di persone
    • Almeno i due terzi delle quote di partecipazione e della composizione degli organi di amministrazione, per le società di capitali
    • Gestione femminile, per le imprese individuali

    Le imprese femminili così definite possono ottenere la garanzia concessa dal fondo a condizioni vantaggiose. Nel dettaglio, queste possono:

    • Prenotare direttamente la garanzia
    • Avere una priorità nell’istruttoria e nella delibera
    • Ottenere l’esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo

    La prenotazione della garanzia è facoltativa rispetto al normale iter. Questa permette di rivolgersi all’intermediario finanziario avendo già il supporto del Fondo di Garanzia.

    Tutti i settori, salvo alcune attività finanziarie ed assicurative possono beneficiare delle garanzie del Fondo, che coprono tutte le forme di finanziamento per le attività di impresa. La garanzia arriva a coprire l’80 percento del finanziamento richiesto, fino a un importo massimo garantito di 2,5 milioni di euro per singolo beneficiario.

    Il Fondo di Garanzia si articola in diverse sezioni, ciascuna con uno specifico ambito di applicazione. Un primo gruppo di queste garanzie ha lo scopo di garantire le operazioni di finanziamento su base regionale, in accordo ai Programmi Operativi Regionali, che definiscono come impiegare le risorse fornite dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR). Un secondo gruppo distingue le garanzie prestate in funzione dei differenti settori, come la sezione speciale per il turismo, quella per l’editoria o per l’autotrasporto. Le richieste di finanziamento dei professionisti possono essere supportate dalle garanzie erogate nella sezione CDP, destinata alle Casse Professionali. Anche la microimprenditorialità è supportata, grazie alla sessione Microcredito, che eroga garanzie per i finanziamenti finalizzati all’acquisto di beni e servizi strumentali, ai corsi di formazione o alla remunerazione di nuovi collaboratori.

    Fondi europei imprenditoria femminile attualmente chiusi

    Oltre ai fondi europei per l’imprenditoria femminile e regionali presentati, vi sono alcuni Fondi attualmente chiusi per esaurimento della dotazione ma che potrebbero essere rifinanziati nel futuro. Ve li presentiamo di seguito in quanto alcuni di questi potrebbero ottenere un rifinanziamento.

    Più Impresa: bandi per l’imprenditoria femminile in agricoltura

    Al fine di favorire l’imprenditoria femminile e giovanile in agricoltura, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), ha previsto un mix di finanziamenti organizzati nel bando Più Impresa – Imprenditoria giovanile e femminile in agricoltura. Obiettivo di questo bando è favorire il ricambio generazionale in agricoltura e ampliare la dimensione delle aziende agricole esistenti. Beneficiano di questi fondi le micro e piccole e medie imprese composte da donne o giovani under 41, che siano organizzate come ditta individuale o in forma societaria.

    I fondi contemplano investimenti per un importo fino a un milione e mezzo di euro e prevedono contributi  a fondo perduto per un importo non superiore al 35 percento delle spese ammissibili, mentre il 60 percento può essere finanziato a tasso zero per una durata fino a 15 anni. Tra gli altri, possono essere finanziati i progetti di sviluppo o consolidamento nella produzione agricola, nella trasformazione, nella commercializzazione di prodotti agricoli e nella diversificazione del reddito agricolo.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

      0 commenti

      Lascia un Commento

      Vuoi partecipare alla discussione?
      Sentitevi liberi di contribuire!

      Lascia un commento

      Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *