Finanziamenti startup fondo perduto

Come finanziare una start up? Idee innovative e finanziamenti

Per ogni startup ottenere fondi per il proprio sviluppo è una priorità. Che servano per portare a termine lo sviluppo di innovazioni di prodotto o di processo, per strutturare l’organizzazione dell’impresa o per affermarsi sul mercato nazionale o internazionale, le risorse finanziarie sono vitali. Un’ampia varietà di bandi ha lo scopo di supportare le startup nel loro percorso. In particolare, i finanziamenti a fondo perduto sono i più interessanti per delle imprese che, all’inizio della loro attività, sono dotate di risorse proprie limitate. Di seguito presentiamo una lista ragionata dei principali bandi.

    resto al sud invitalia bando

    Finanziamenti a fondo perduto: startup, startup innovative e Pmi

    I bandi per i finanziamenti di startup a fondo perduto erogati dalla Pubblica Amministrazione rispondono a diversi obiettivi: incentivare l’innovazione e la sostenibilità economica e ambientale; contrastare la fuga di cervelli e attrarre talenti; sostenere l’economia locale e la parità di genere. Non tutti questi bandi sono esclusivamente rivolti a startup innovative: per alcuni è sufficiente il requisito della recente costituzione dell’impresa, senza che questa si prefigga di portare sul mercato prodotti o servizi ad avanzato contenuto tecnologico.

    Per orientarci nella lista di bandi, è necessario chiarire cosa si intenda per startup e startup innovative. Sono genericamente chiamate ‘startup‘ le imprese di recente costituzione, mentre per ‘startup innovativa’ si intende una società di  capitali, costituita anche in forma cooperativa, che abbia i seguenti requisiti (DL 179/2012, art. 25, comma 2):

    • È stata costituita da non più di 5 anni
    • Una sede produttiva o filiale è in Italia, mentre la residenza può anche essere posta in un altro Paese dello Spazio Economico Europeo
    • Ha un fatturato inferiore a 5 milioni di euro
    • Non ha mai distribuito utili
    • Si prefigge lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione di un prodotto ad alta componente tecnologica
    • Sostiene alte spese in Ricerca e Sviluppo
    • Impiega  personale altamente qualificato
    • È titolare, depositaria o licenziataria di un brevetto o un software registrato

    In particolare, per essere definita innovativa, una startup deve rispettare almeno due degli ultimi tre requisiti. Trascorsi i 5 anni, lo status di startup innovativa è revocato.

    Un elenco sintetico dei bandi può essere così elencato:

    • Smart e Start
    • Smart Money – Fase 2
    • ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso zero
    • Resto  al Sud
    • Digital Transformation

    Vediamoli nel dettaglio di seguito.

    finanziamenti startup fondo perduto

    Smart & Start, il finanziamento startup a fondo perduto

    L’incentivo Smart&Start Italia sostiene la nascita delle startup innovative, finanziando progetti di importo compreso tra i 100 mila e il milione e mezzo di euro. Possono fare richiesta  per queste agevolazioni, tutte le startup innovative costituite da non più di 5 anni iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Oltre ai fondi erogati, è previsto un servizio di tutoraggio tecnico-gestionale per le startup innovative costituite da meno di 12 mesi.

    Possono accedere al bando Smart & Start le seguenti categorie: Le startup innovative; I team di persone fisiche intenzionate a costituire una startup innovativa; Le imprese straniere che si impegnino a istituire almeno una sede sul territorio italiano.

    Per presentare la richiesta, il progetto imprenditoriale deve possedere almeno una delle seguenti caratteristiche:

    • Avere un contenuto tecnologico e innovativo rilevante
    • Puntare allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain o dell’Internet of Things
    • Essere orientato alla valorizzazione economica dei risultati  della ricerca, pubblica o privata

    Il finanziamento copre le spese per investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento aziendale. È finanziato a tasso zero l’80 percento delle spese ammesse, percentuale che sale al 90 percento se la startup innovativa è costituita interamente da donne o da giovani sotto i 36 anni. Per le startup che abbiano sede al Sud e nel Cratere Sismico del Centro Italia, il 30 percento del contributo è a fondo perduto. Si può fare domanda sul sito Invitalia.

    Smart Money, il finanziamento per startup innovative

    Con Smart Money – Fase 2, Invitalia supporta le startup innovative che desiderino definire il progetto imprenditoriale e prepararsi al lancio sul mercato. Smart Money supporta le spese connesse ai servizi specialistici di incubatori, acceleratori, organismi di ricerca, innovation hub e altri soggetti abilitati. Smart Money è rivolto a startup innovative che si trovino in fase di pre-seed o seed: la prima è la fase embrionale, in cui i fondatori valutano se esistano le condizioni di mercato per sostenere l’idea imprenditoriale; la seconda, è la fase in cui subentrano i primi investitori e vedono la luce i primi prototipi da testare.

    Smart Money – Fase 2 aiuta le startup innovative a realizzare un progetto di sviluppo e avviarsi al lancio sul mercato. La Fase 2 è esclusivamente rivolta a quelle startup innovative che abbiano già beneficiato della prima fase del bando. Questa eroga un secondo finanziamento a fondo perduto pari al 100 percento dell’investimento nel capitale di rischio, per un massimo di 30 mila euro. Fino a tre attori dell’ecosistema dell’innovazione possono agire da investitori nel capitale di rischio, con un’operazione in azioni o in debito convertibile in azioni che non superi i 10 mila euro e non comporti la maggioranza del capitale sociale. L’investimento, che non può essere raccolto tramite piattaforme di equity crowdfunding, deve essere mantenuto per almeno 18 mesi.

    finanziamento start up fondo perduto

    Come finanziare una startup con il bando ON

    Il bando “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è un incentivo rivolto a giovani e donne che desiderino diventare imprenditrici. Non vi sono limiti territoriali alle domande accettate. Gli incentivi prevedono un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per un massimale di tre milioni di euro, destinato a coprire il 90% delle spese ammissibili. Dall’aprile 2022, le nuove domande possono ricevere i soli finanziamenti residui dai progetti che non hanno superato la fase istruttoria.

    Il finanziamento è inteso alla realizzazione di nuove iniziative o all’ampliamento, diversificazione e trasformazione di quelle esistenti. Le imprese con meno di tre anni di vita possono accedere a un mix di finanziamento a tasso zero e contributi a fondo perduto che non può superare il 20 percento del limite della spesa ammissibile. Per quelle costituite da meno di cinque anni, questo limite scende al 15 percento.

    Le spese ammissibili possono essere, ad esempio, quelle per opere murarie; per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature; per programmi informatici; per brevetti, licenze e marchi.

    Finanziare startup con Resto al Sud

    Il bando Resto al Sud, amministrato da Invitalia, ha l’obiettivo di incentivare la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e delle libere professioni in tre aree del Paese in cui queste iniziative possono risultare meno agevoli. Queste sono le regioni meridionali di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia; le aree del cratere sismico del Centro Italia; e le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. L’iniziativa finanzia anche le imprese preesistenti al momento della domanda, che non siano state costituite prima del 21 giugno 2017. Il finanziamento non richiede che i beneficiari siano esclusivamente startup innovative.

    Il bando Resto al Sud concede un finanziamento da 50 a 200 mila euro per ogni richiesta, intese a coprire fino al cento per cento delle spese. A questo finanziamento si può sommare un ulteriore contributo a fondo perduto per le esigenze di circolante che ammonta a 15 mila euro per ditte o professioni individuali o fino a 40 mila per le società. L’erogazione avviene a completamento del programma di spesa.

    Finanziamenti start up fondo perduto per la Digital Transformation

    Il bando Digital Transformation punta alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi di micro, piccole e medie imprese. Questo finanzia i progetti che introducono le tecnologie abilitanti individuate dal Piano Nazionale Impresa 4.0 o quelle tecnologie per le soluzioni tecnologiche digitali di filiera. I progetti devono essere realizzati all’interno del territorio nazionale, prevedere una spesa compresa tra 50 e 500 mila euro, ed avere una durata non superiore a 18 mesi. Il bando è composto per il 40 percento da finanziamenti agevolati e per il 10 percento da contributi a fondo perduto.


    Invitalia è il principale soggetto incaricato di gestire ed erogare i bandi per il finanziamento di individui, startup innovative e non, Pmi e Grandi imprese. Non tutti i bandi sono sempre attivi: è importante osservare se, al momento della consultazione il bando in questione disponga ancora delle risorse allocate in origine o se sia in attesa di nuovi stanziamenti. I principali obiettivi di questi bandi sono lo sviluppo di una base imprenditoriale, in grado di contribuire attivamente allo sviluppo del territorio e all’occupazione, e la perequazione delle opportunità professionali e imprenditoriali per donne e giovani, che altrimenti potrebbero risultare svantaggiati.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

      0 commenti

      Lascia un Commento

      Vuoi partecipare alla discussione?
      Sentitevi liberi di contribuire!

      Lascia un commento

      Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *