Invitalia autoimpiego: cos’è e come funziona?

Modulistica e contatti per ex Autoimpiego Invitalia e nuovi bandi che lo hanno sostituito

Ridurre la disoccupazione e rilanciare l’economia è uno degli obiettivi di Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo che fa capo al Ministero dell’Economia. Il progetto Invitalia Autoimpiego ha aiutato a creare posti di lavoro favorendo l’iniziativa privata da parte degli stessi soggetti che necessitavano un’opportunità lavorativa. Le finalità del bando, concluso nel 2015, sono state rinnovate con appositi incentivi che ne hanno ripreso uno o più aspetti. L’offerta si è così rinnovata e ha aggiunto, tra gli obiettivi, anche quello di supportare l’avvio di nuove imprese innovative. Ecco come accedere ai nuovi bandi che sostituiscono Invitalia autompiego e alla modulistica.

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    Autoimpiego Invitalia: cos’è oggi

    Il bando Invitalia Autoimpiego era un pacchetto di incentivi per mettersi in proprio o avviare una piccola attività imprenditoriale. Dalla sua istituzione col Decreto legislativo 185/2000, fino alla chiusura dello sportello nell’agosto del 2015, le agevolazioni previste da Autoimpiego hanno erogato oltre 5,5 miliardi di euro di finanziamenti a oltre 114 mila iniziative, contribuendo alla creazione di quasi 202 mila posti di lavoro.

    Autoimpiego aveva lo scopo di facilitare i beneficiari nell’attuazione della propria idea di business, articolata in diverse modalità operative. I fondi potevano essere erogati per:

    • Il lavoro autonomo
    • La microimpresa
    • Il franchising
    • Il turismo e la cultura

    Gli incentivi Autoimpiego erano destinati alle richieste provenienti dalle regioni del Sud Italia e dalle Isole. Ai richiedenti era richiesto di non essere occupati al momento della domanda, di aver compiuto la maggiore età e di risiedere nel territorio nazionale.

    Le agevolazioni erano erogate per coprire la totalità degli investimenti per l’avvio dell’attività e per la sua gestione. Una quota degli investimenti era finanzia con un contributo a fondo perduto e l’altra con un finanziamento quinquennale a tasso agevolato. Nella fase di avvio, il bando Autoimpiego prevedeva anche l’erogazione per un anno di servizi gratuiti di assistenza tecnica e gestionale.

    Le domande presentate erano valutate secondo una verifica formale dei requisiti richiesti e di merito, sulla fattibilità tecnico-economica dell’iniziativa. 

    Lavoro autonomo

    Gli incentivi Autoimpiego per il lavoro autonomo erano rivolti alle ditte individuali. Le iniziative potevano essere avviate in qualsiasi settore economico, dalla produzione di beni – con la sola esclusione delle attività agricole -, alla loro fornitura e commercializzazione. 

    Le spese per il primo anno di gestione erano supportate con un contributo, anch’esso a fondo perduto, non superiore alla metà del totale degli aiuti concessi. 

    Microimpresa

    Gli incentivi per le microimprese del bando Autoimpiego erano rivolti a imprese già costituite alla presentazione della domanda. I fondi erogati erano inferiori ai 130 mila euro e almeno la metà dei soci doveva possedere i requisiti individuali di maggiore età, residenza nel territorio nazionale e non occupazione al momento della domanda. 

    Franchising

    Autoimpiego supportava anche attività di franchising intraprese da ditte individuali e società di persone o capitali, con la sola esclusione delle cooperative. Per essere ammesse al bando, queste attività dovevano coinvolgere un franchisor convenzionato con Invitalia. Questa attività non prevedeva un massimale di investimento.

    Turismo e cultura

    Un quarto ambito per le agevolazioni di Autoimpiego era quello per il settore turistico-culturale, erogate con il Programma Operativo Interregionale “Attrattori culturali naturali e turismo”, che mirava a rafforzare l’attrattività turistica del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico. Una specifica dotazione finanziaria, cofinanziata dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR),  era destinata alle quattro regioni di Calabria, Campania, Puglia e Sicilia.

    Invitalia Autoimpiego: modulistica

    Tutta la modulistica di Invitalia Autoimpiego è disponibile sul sito.

    Quali incentivi per avviare un’impresa

    Dall’agosto 2015 gli incentivi Autoimpiego sono terminati e Invitalia ha riorganizzato la sua offerta di agevolazioni rivolte alla creazione di nuove imprese. Invitalia continua a supportare i progetti per l’avvio di un’attività imprenditoriale, incoraggiando la creazione di piccole attività da parte di persone prive di occupazione.

    Rileva notare come, oltre alla componente geografica delle domande ammesse, Invitalia abbia esteso le agevolazioni alla creazione di startup innovative e spin off da ricerca o idee brillanti. Autoimpiego è stato sostituito da una serie di incentivi che ne riprendono e modificano alcuni aspetti. Questi sono:

    Più in dettaglio, con l’iniziativa Resto al Sud è incentivata la nascita e lo sviluppo di nuove attività professionali nelle regioni del Mezzogiorno, delle Isole, del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche e Umbria) e delle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

    Il bando “Cultura Crea 2.0” sostiene la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale. Beneficiano di questo incentivo le regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. 

    L’incentivo Smart&Start Italia sostiene la nascita delle startup innovative, finanziando progetti di importo compreso tra i 100 mila e il milione e mezzo di euro. Possono fare richiesta per queste agevolazioni, tutte le startup innovative costituite da non più di 5 anni iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese. Oltre ai fondi erogati, è previsto un servizio di tutoraggio tecnico-gestionale per le startup innovative costituite da meno di 12 mesi.

    Con Smart Money, Invitalia supporta le startup innovative che desiderino definire il progetto imprenditoriale e prepararsi al lancio sul mercato. Smart Money supporta le spese connesse ai servizi specialistici di incubatori, acceleratori, organismi di ricerca, innovation hub e altri soggetti abilitati.

    Il bando “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” è un incentivo rivolto ai giovani e alle donne che desiderino diventare imprenditrici. Non vi sono limiti territoriali alle domande accettate. Gli incentivi prevedono un mix di contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero per un massimale di tre milioni di euro, destinato a coprire il 90% delle spese ammissibili. Dall’aprile 2022, le nuove domande possono ricevere i soli finanziamenti residui dai progetti che non hanno superato la fase istruttoria.

    Infine, con l’iniziativa Nuovo Selfiemployment, donne e giovani inattivi e disoccupati di lungo corso su tutto il territorio nazionale possono richiedere agevolazioni per spese tra i 5 e i 25 mila euro. Invitalia eroga questo servizio sotto la supervisione dell’Agenzia Nazionale delle Politiche Attive del Lavoro.

    Invitalia Autoimpiego: contatti

    Si può contattare Invitalia al numero 848.886.886, con orari dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

    Articolo scritto da: Fabrizio Pagni

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